TI HO VOLUTO BENE, SAI?
TI HO VOLUTO BENE, SAI?
(2)
Primo amore fatto di niente.
Giusto un amore di ragazzi :
senza baci,
di pochi giorni e senza promesse,
neppure carezze,
solo uno sguardo,
un precipitoso galoppare del cuore,
una mano appena sfiorata e subito,
per paura ritirata.
Che sguardi ci davamo,
quasi avessimo paura uno dell’altra.
Con la gola secca
e quel desiderio di far cessare
quel terribile precipitoso battito
del cuore.
Ci guardavamo negli occhi
con timore.
Io ti ho voluto bene,
sai?
Anche se voglio bene a tutti,
ma a te…
ho voluto più bene.
Poi è arrivato il disprezzo, la cattiveria, l’odio,
hai sbagliato tutto,
proprio tutto.
Ti ho perdonato, subito,
già dal primo giorno.
Ricordi quella sera?
l’ultima?
La sera dell’addio, tornavo a Roma
finite le vacanze
l’addio, dolce, tenero, buffo,
doloroso addio.
Con gli occhi doloranti di pena,
grevi di lacrime,
miti e lucidi,
poi freddi, distaccati
per le parole non dette
tu : “ Scrivi”
io : “Perché?”
Il tuo foglietto con l’indirizzo,
una stretta di mano da adulti
e poi io :” Ciao !”
e tu “ auguri”
ed io“ A presto!”
Ciao.