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Lug 21, 2009 - ALBUM DI FAMIGLIA    Commenti disabilitati su pag.na 3, LEZIONE n° 3 : IL “CAPPELLO” personale

pag.na 3, LEZIONE n° 3 : IL “CAPPELLO” personale

 

lezione n°3

SI INIZIA!!!

IO, HO SCELTO DI INIZIARE CON UNA PERSONALE E AMARA CONSIDERAZIONE

La varietà degli individui esistenti è incredibile. Si usa dire che il mondo è bello perché è vario, oppure che, per fortuna siamo tutti diversi!

 Odio le frasi fatte, specie certe giustificazioni, mi sembrano, in questo contesto ed in tale momento, oltretutto, di cattivo gusto. Scriverò proprio di questo: sulla diversità delle persone Molte di loro presentano delle affinità e pertanto si potrebbe tentare di raggrupparli per classificarli.

 

adesso sul prossimo post ( il quarto) inizierà la mia storia,

il mio album di famiglia,

prendi spunto se vuoi e se ci riesci quel che vedi in neretto al centro è quello che avrei voluto mettere di lato, nella già citata colonna di destra. Spero sia di facile consultazione ugualmente!!!

BUON LAVORO A CHI SE LA SENTIRA’ DI INIZIARE QUESTO LAVORONE!!!!

E POI CI METTERO’ LE FOTO!

Lug 21, 2009 - ALBUM DI FAMIGLIA    Commenti disabilitati su pag.na 2, LEZIONE n° 2: ESEMPIO DI SCRITTURA facile facile

pag.na 2, LEZIONE n° 2: ESEMPIO DI SCRITTURA facile facile

lezione n°2

 COME SI FA A COMINCIARE?

Iniziamo con il primo ricordo, quello più antico che abbiamo, via via, ricordo dopo ricordo, nascerà una sequenza di memorie; non preoccupiamoci troppo se la lettura non è avvincente, se non scorra come un romanzo, non è questo lo scopo primario che ci siamo prefissi.

Raccontando, seguendo il filo dei pensieri potrebbe, quanto scritto, assumere automaticamente una forma accettabile, coinvolgente, ma non sempre sarà così per tutti. L’importante è ricordare e trascrivere. Non tutti hanno dimestichezza con la scrittura. sarà meglio usare perciò uno stile semplice, fare solo un po’ più attenzione alla grammatica ed alla ortografia, ai verbi: modi, tempi e…relative concordanze.

Gli eventi, gli aneddoti coinvolgeranno altri personaggi, ma solo i principali, quelli più importanti per noi e/o quelli che ricordiamo meglio, avranno un capitolo tutto proprio quel: ”TUTTO SU…” Dovremmo riuscire a sottolineare il loro carattere, a ricordare le loro emozioni, a riportare le loro frasi, i loro modi di dire, tutto quello che può aiutarci a farli rivivere, così come erano.

Non cerchiamo di modificarli, per renderli migliori, non sarebbe rispettato lo scopo di quanto ci accingiamo a fare.

LEZIONE N° 2

 

SCEGLIAMO UNO STILE SEMPLICE E CORRETTO,

frasi brevi, quasi un elenco all’inizio di… “pensierini”,

anche senza un collegamento, poi si potranno rimpastare, unire, modificare,

ampliare o eliminare per ottenere una forma più scorrevole, gradevole, corretta ed invitante

(almeno tentiamo)

Riportiamo in una colonna a destra,  le frasi significative.

TRACCIA PER INIZIARE A PARLARE DI UNA PERSONA:

1) Nome,cognome, data di nascita e luogo,

2) caratteristiche fisiche,

3) comportamento, carattere e qualità eventuali difetti,

4)particolari sulla sua infanzia, luoghi, aneddoti, ricordi,

5)interazioni con altri componenti  della famiglia,

6)eventi più importanti,

7)frasi proprie che ricordino la sua personalità,.

8)analisi e valutazioni sul suo stile di vita

Per i disabituati a scrivere, un po’ spaventati, mi permetto di suggerire inizialmente frasi come gli “antichi pensierini” che scrivevamo alle elementari, che esprimano delle semplici idee, delle singole osservazioni.

Alla fine, leggendo e rileggendo, ampliando e cancellando qua e là ,

potremmo aver bisogno, di correggere, unire, collegare le frasi per costruire periodi più articolati, affinché, diventi l’esposizione, più sciolta.

Esempio facilissimo di tre frasi (proposizioni) non collegate:

Mia madre  ha lavorato molto. Mia madre è anziana e stanca. Mia madre ora si è ammalata.

Colleghiamole in un periodo:

“Mia madre ha lavorato sempre molto, adesso è anziana e stanca ed anche ammalata.”

Questo, ripeto, per i disabituati a scrivere, per quelli che non hanno “la penna facile”, affinché tutti possano con serenità e senza paura regalarsi e regalare alla fine: “L’ALBUM DEI RICORDI” insostituibile documento dei propri avi, della propria famiglia.

COME FOSSE UN TEMA

 Presentare e descrivere con semplicità le persone come se ne parlassimo a voce con un amico.

Troviamo qualche aggettivo calzante scegliamo i ricordi più significativi,

riflettiamo sul suo percorso di vita per trarne delle conclusioni.

NON DIMENTICHIAMO DI AGGIUNGERE QUALCHE FOTOGRAFIA, ma che siano DI PICCOLO FORMATO E BEN INSERITE, BEN IMPAGINATE.

A tutti quelli che non si sentono all’altezza del compito, giunga il mio incoraggiamento e l’augurio per un discreto e comunque valido risultato.

Non so cosa altro potrei dire per invitare,convincere, indurre a mettersi al lavoro, quanti sentano il bisogno di raccogliere tutti i ricordi che possiedono nel loro cuore, ma temono di non riuscire a portare a termine un lavoro lungo e complesso.

Io stessa ho dovuto trovare il coraggio per iniziare e spero di trovare la costanza di terminare, ma a molti o meglio a molte donne, basterà la stimolo iniziale (che spero aver fornito con le mie motivazioni) e porteranno a termine il  loro compito, nei ritagli di tempo, altre si lasceranno catturare dall’impresa e si dedicheranno completamente, con il massimo impegno, a questo affascinante raccoglitore di ricordi

Iniziate con una riflessione personale o con una dedica a chi vi è più caro, o con una poesia vostra o di qualche “protagonista” del vostro album, o con la motivazione di quanto vi accingete a fare, o se non trovate nulla di originale che vi soddisfi, iniziate con il vostro albero genealogico, sarà questo sufficiente ad introdurre tutto il resto.

Mi rendo conto d’essere rimasta “dentro”, ancora una insegnante, nel vero senso: provo piacere se riesco ad insegnare a qualcuno quello che riesco a fare o quello che sono riuscita a sapere io.

Per questo vorrei che le altre donne fossero stimolate e riuscissero con questo mio semplice aiuto a scrivere, anche loro, il passato dei propri avi, per compilare un sorprendente, un eccezionale, un incredibile documento.

Siamo sinceri, non dobbiamo far bella figura, dobbiamo raccontare la verità.

Meglio sarebbe avere l’ausilio di un computer, ma qualcuno potrà adoperare una vecchia macchina da scrivere, o basterà anche carta e penna, comunque sia, dopo sarà opportuno rilegare, cercare di dare al tutto, un aspetto rifinito, poi una bella copertina e potrà così, una copia, essere donata in una occasione particolare a qualcuno della propria famiglia che sappia apprezzare un dono sì importante.

 una colonna di lato

sarebbe molto utile per riportare le date, le correlazioni con gli altri discendenti,  le frasi da ricordare, le note che sottolineino, particolari episodi, i nomi da evidenziare,

per ora possiamo metterle al centro

(non sono stata capace di creare la colonna!!!)

CONFIDO NELLA SENSIBILITA’ FEMMINILE, credo che le donne possano trovare il coraggio e la costanza per applicarsi con diligenza a questa significativa e complessa iniziativa: insostituibile omaggio

a chi non c’è più, a chi ci è stato caro.

 

 

 

 

METTIAMOCI UNA INTRODUZIONE

PERSONALE

 

L’INTRODUZIONE

Occorre il “cappello” ovvero un testo, anche  breve, che introduca il contenuto del nostro “memoriale”

 

 

 

 

 

PERSONALIZZIAMO L’INIZIO

con un pensiero, un ricordo, una teoria sulla vita,

per dare una impronta propria al nostro “album dei ricordi”,

al nostro racconto.

Mi permetto un altro suggerimento, fatevi un amico :

il dizionario

che vi sarà sorprendentemente utile

anche per trovare dei sinonimi con i quali potrete arricchire,

 modellare le vostre frasi, aiutando i vostri ricordi ad essere più accurati,

più esatti, inequivocabili.

Buon lavoro!

(segue sul terzo post, lezione n°3)

Lug 21, 2009 - ALBUM DI FAMIGLIA    Commenti disabilitati su pag.na 1, LEZIONE n°1 :IL MIO ALBUM DI FAMIGLIA, UNA IDEA DA SEGUIRE,

pag.na 1, LEZIONE n°1 :IL MIO ALBUM DI FAMIGLIA, UNA IDEA DA SEGUIRE,

 

 lezione n°1

ALBUM DI FAMIGLIA

UNA FAMIGLIA FRA TANTE:

la mia famiglia

Quanti ricordi ci tornano in mente se ripensiamo alla nostra infanzia quando ripensiamo ai nostri nonni, ai nostri genitori. A volte un episodio più o meno significativo improvvisamente riaffiora e si trascina dietro un brandello del passato.

Ma i ricordi si scoloriscono con il passar del tempo ed alcuni si perdono irrimediabilmente.

I ricordi assopiti, si risvegliano per incanto in certi giorni.

Non ci sono filmini su tutte le nostre emozioni, non ci sono fotografie di tutti gli eventi, ci sono solo i nostri ricordi che però sono dentro di noi, nessuno può conoscerli, nessuno sa della loro esistenza.

Mio figlio non potrebbe mai sapere nulla di mia nonna, di mia madre, di mio padre, delle mie zie, dei miei cugini che non ha conosciuto, non ha un “ricordo proprio” di ciascuno di loro, come potrebbe conoscere i miei ricordi, se non gliene parlassi,se non li scrivessi, se non li raccogliessi pazientemente in un “libro”? I ricordi sbiadiscono, generazione dopo generazione, una volta scomparsi non c’è più modo di recuperarli.

Certi ricordi, invece, sono sempre più labili e sbiadiscono con il tempo.

Forse non sarà interessato al passato, ma se lo fosse, se un giorno gli venisse una curiosità a chi potrebbe chiedere?

Mio figlio non ha una spiccata sensibilità, mi dice che: “I morti so’  morti, so’ morti e basta, sono morti, non ci sono più.”

Io invece ci penso sempre a chi non c’è più, mi sembra sia il minimo, mi sembra così che non siano morti del tutto.

Peccato che non ho chiesto di più a mio padre di suo padre, o forse non me ne ricordo più,

Io non l’ho conosciuto, neppure mio padre l’ha conosciuto molto, ma qualcuno gli avrà parlato un po’di lui, ma quei suoi ricordi non li ho ereditati e non c’è più modo di recuperarli per poi tramandarli.

I ricordi su di lui sono racchiusi in tre righe, troppo pochi.

Esiste una fotografia di mio nonno e nulla più.

I ricordi sono la storia della gente comune, permettono di “immortalare” le persone, potranno così rimanere nel tempo, consentire di farne una storia che nessuno potrebbe altrimenti conoscere. Tutto ciò ha veramente un senso?

La storia altro non è che una raccolta di ricordi e documenti, perché smarrire i propri, non è importante salvarli affinché non muoiano del tutto le persone che ci hanno preceduto?

A nessuno importa della storia di una famiglia qualunque?

Ma io ricostruirò il passato della mia famiglia, ché solo io ricordo ancora bene, io che ho il culto del ricordo, perché comunque è la storia di una famiglia, di alcune persone, che sono vissute prima di me ed alcune proprio per me. Chi può dire che una famiglia sia meno importante di un’altra? Che non meriti di essere narrata, che non meritino certi fatti d’essere riferiti?

Tutti dovrebbero scrivere la storia, il percorso della propria famiglia, raccogliere gli aneddoti, far rivivere i protagonisti, delineandone il profilo, perché forse qualcuno di loro merita davvero di non morire per sempre.

Che si sappia di loro e di noi.

I ricordi non sono indelebili, anzi i ricordi possono morire, occorre fissarli sulla carta affinché diventino un patrimonio stabile.

Ma bisognerebbe scriverla con sincerità, con cura, con obiettività, senza nascondere i peccati, le colpe, gli sbagli, senza “dimenticare” i personaggi scomodi, quelli che non farebbero “fare bella figura”.

Ma che sia proprio quella, la storia, non quella che ci sarebbe piaciuta fosse.

Che non diventi per un falso orgoglio solo una galleria di tutte persone brave, belle e buone, ben vestite, ricche, intelligenti, lasciamo che sia la verità a modellare e dipingere i soggetti, solo così potrà venire fuori davvero il “quadro della propria famiglia” e sarà autentico e tutti si potranno riconoscere o potranno riconoscere qualcuno senza neppure il bisogno di indicarne nome e cognome.

Tutti potranno rivivere, i buoni e i cattivi, i belli e i brutti proprio come in ogni famiglia, si potrà ricostruirne la loro storia vera, fatta di momenti felici e tristi, di piccole felicità e di grandi tragedie, con i giorni che si vorrebbero cancellare e con quelli che si vorrebbero rivivere per l’allegria, le risate, che qualche volta, insieme alla fortuna, hanno lambito qualcuno di loro.

Affinché non si cancellino per sempre eventi che seppure non hanno avuto nulla di clamoroso, rappresentano la vita.

Potrebbe nascere così,“la storia di tutti”, con la gioia e la rabbia, con i rimpianti e i rimorsi, con le buone azioni e le cattive.

Non sarà certo semplice portare a termine una raccolta del genere, l’importante è avere la passione del ricordo, poi trovare la pazienza e dedicarci tempo e amore.

Vorrei trovare una metodo semplice e nello stesso tempo efficiente, che faciliti la stesura e consenta una lettura invitante e gradevole, anche per suggerirlo a chi potrebbe aver voglia di avventurarsi in questa impresa. Cercherò di trovare il procedimento più semplice da seguire, affinché tutti possano senza difficoltà realizzare questo progetto e, indipendentemente dalla capacità, divenire dei discreti biografi.

NEL LIBRO DEL RICORDO,TUTTI: I BUONI E I CATTIVI, I BELLI ED I BRUTTI, COME IN OGNI FAMIGLIA.

Qualcuno…fra i più dotati, chissà, potrebbe scoprirsi, un bravo scrittore!

Denominiamo questa raccolta di memorie “l’album dei ricordi”, ci incuterà minor timore e proprio come fosse un album di foto, piano piano riordiniamo le persone, sotto il nome e cognome, precisiamo il luogo e la data di nascita e se, purtroppo se ne sono già andate via per sempre, anche “la data di “partenza”.

Potremmo farci raccontare dai nostri anziani i ricordi inerenti alla loro gioventù e ai loro cari, saranno lieti di parlarne, felici di sapere che qualcuno presta loro attenzione e rispetto per il loro passato.

Fornirò una “regola” da seguire per facilitare il compito, una sorta di “traccia” da seguire, per coloro che vorranno raccogliere e riordinare, i ricordi della ”propria casata”

Potremmo disegnare anche l’albero genealogico, non è complicato, ci sono esempi dai quali prendere spunto.

Adesso cominciamo.

Cronologicamente:

dalla più antica reminescenza in poi, raccogliamo le memorie dei nostri anziani per attingere  al loro patrimonio di ricordi

Con semplicità, raccolte le notizie, raggruppiamole persona per persona sotto un titolo, ad esempio :

“TUTTO SU MIO PADRE:”

SCEGLIAMO UNO STILE SEMPLICE.

( segue sul  prossimo post, lezione n°2, dal titoloCOME SI FA A COMINCIARE?)